Ci sono tantissimi cannabinoidi al mondo ed ognuno sembra offrire qualcosa di unico. La cosa sorprendente è che derivano tutti dall’acido cannabinoidico CBGA, noto anche come “la madre di tutti i cannabinoidi”.
I cannabinoidi sono una vasta gamma di composti chimici che si trovano in natura nelle piante e negli animali. Nonostante il loro nome, non sono presenti solo nelle piante di cannabis, ma anche i nostri corpi li producono. Quando sono prodotti all’interno di un corpo umano o animale, sono conosciuti come endocannabinoidi. Il sistema corporeo con cui interagiscono è chiamato, giustamente, sistema endocannabinoide (SEC).
Sebbene relativamente poco studiato, si pensa che il SEC svolga un ruolo importante e ad ampio raggio nel nostro corpo, contribuendo alla regolazione di omeostasi, funzioni cognitive, controllo motorio e molto altro ancora. Ci sono due principali tipi di recettori di cannabinoidi nel corpo umano: recettori CB1 e recettori CB2.
Nelle piante, i cannabinoidi sono conosciuti come fitocannabinoidi che, secondo alcuni studi, servono alle piante per proteggersi da insetti nocivi, malattie, luce/calore ed altro. Ad esempio, le piante di cannabis esposte ad un’eccessiva luce UVB possono produrre più del 28% in più di THC rispetto alle stesse piante coltivate in condizioni normali. Da ciò ne consegue che il THC svolge un ruolo cruciale nella protezione delle piante di cannabis dalla luce eccessiva.
I cannabinoidi sono prodotti nelle ghiandole tricomiche delle piante di cannabis, piccole escrescenze a forma di fungo che compaiono su fiori e foglie.
Esistono molti tipi diversi di cannabinoidi ed alcuni sono precursori di altri. Quando assunti dall’uomo, interagiscono con il corpo legandosi ai recettori CB1 e/o CB2. Alcuni cannabinoidi agiscono in modo più indiretto, come ad esempio il CBD, che agisce inibendo la degradazione dell’anandamide (un endocannabinoide cruciale ed agonista dei recettori CB1). Di conseguenza, le concentrazioni di questo endocannabinoide aumentano all’interno del corpo e, a sua volta, il SEC ne trae beneficio.
I cannabinoidi non agiscono tutti allo stesso modo. In un primo momento, ciò che li accomuna è l’acido cannabigerolico (CBGA), il precursore da cui derivano tutti i cannabinoidi. Da qui, determinati processi e disposizioni genetiche fanno sì che le piante esprimano determinati cannabinoidi in maggiore o minore abbondanza.